"Trasformare il cibo in un'esperienza di connessione emotiva e culturale con il mio territorio, per le persone con cui lavoro e quelle per cui cucino"
Venezia ci ha sorpreso e fatto incontrare con l'associazione "TOCIA", una organizzazione no profit che porta avanti un'idea di food condiviso e partecipato, sentito come oggetto prezioso di scambio e conoscenza.
Nel nostro meraviglioso peregrinare in barca con Maurizio Adamo per la Laguna, ci siamo imbattuti, consapevolmente, in un evento realizzato da questa associazione presso lo spazio Spiazzi, a San Martino, nel sestiere di Castello, dove sono stati messi in mostra e vendita degli agrumi rari della Todolì Citrus Fundaciò di Valencia che da anni porta avanti, in un grande giardino botanico della città spagnola, una ricerca sulla biodiversità.
Limette della Palestina, Pomeli Kao Pan, Cedri Lumia, Limequat e altri agrumi utilizzati in cucina attraverso tecniche di conserva e fermentazione.
Conosciamo così lo chef veneziano Marco Bravetti, con tanta esperienza alle spalle maturata innanzitutto nel ristorante familiare a Venezia per poi "prendere il volo"e lavorare tra Londra e il Brasile, uno stage al Noma a Copenaghen con Rene Redzedpi e 1 stella Michelin avuta nel ristorante Il Ridotto di Venezia di cui ha governato la cucina nel 2018/2019.
Sua questa frase: "Trasformare il cibo in un'esperienza di connessione emotiva e culturale con il mio territorio, per le persone con cui lavoro e quelle per cui cucino".
E' proprio ciò che abbiamo trovato quel giorno a Spiazzi...la capacità di aprirsi a odori e fragranze agrumate miste al profumo intenso del pesce e allo stesso tempo la voglia di esserci per gli altri, di creare piatti che siano innanzitutto "spazio" di esperienze da occupare
insieme, alla ricerca di "un'energia primitiva grezza del cibo". Un incontro bello, leggero, con degustazione della sua ottima cucina, chiacchiere e vino.
Una Venezia per noi inedita, accogliente e vera.